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Nel ‘500 Casteldurante insieme a Urbino e Pesaro, produsse tra le più belle maioliche del Rinascimento. Nella cittadina metaurense ardevano all’epoca oltre 40 forni per una committenza italiana ed europea e spesso i maestri durantini lasciavano la patria per diffondere la loro arte.
Il durantino Cipriano Piccolpasso scrive nel 1548 Li tre libri dell’arte del vasaio dettando le regole e i segreti del far ceramica.
Casteldurante nel 1636 divenne Urbania; nel ‘600 e ‘700 valenti plasticatori e pittori proseguono la gloriosa tradizione, rinnovando l’arte con «l’eleganza delle sagome e la gentilezza dell’impasto». In Urbania ancor oggi nelle nuove botteghe rivivono i colori e la ricchezza straordinaria dei vasi e dei piatti istoriati.